Coronavirus, mascherine all'aperto e aperture limitate: le ipotesi al vaglio
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Direttore: Alessandro Plateroti

Coronavirus, possibile una nuova stretta: mascherine all’aperto e aperture limitate

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Obbligo di mascherina anche all’aperto e ingressi contingentati nei locali, le ipotesi al vaglio del governo per frenare la diffusione del coronavirus.

Si monitorano con grande attenzione i dati legati alla diffusione del coronavirus in Italia, dove la curva dei contagi continua a crescere in maniera non allarmante ma significativa. E stando a quanto riferito dal Corriere della Sera, il governo starebbe mettendo a punto un piano restrittivo per invertire la tendenza.

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Coronavirus, mascherina obbligatoria anche all’aperto e ingressi contingentati nei locali: le ipotesi al vaglio del governo

Il piano dovrebbe andare a rafforzare quelli che sono i principi ormai noti della lotta al coronavirus: l’uso delle mascherine potrebbe essere obbligatorio anche all’aperto, mentre si potrebbe procedere con la chiusura di piazze e locali.

Nonostante gli sforzi delle amministrazioni territoriali, sono ancora troppi i casi di locali dove non vengono osservate le linee guida e le norme anti-coronavirus. E sono ancora troppe le vie delle città o dei paesi dove centinaia di persone si ritrovano a camminare fianco a a fianco, a distanza ravvicinata. E senza indossare la mascherina.

Stando al CorSera possibili novità arriveranno dopo Ferragosto e dipenderanno dai dati. Se la curva dovesse continuare a salire si dovrebbe procedere con l’obbligo di mascherina sempre, quindi anche all’aperto.

Per controllare la situazione nei locali e nei luoghi della movida si potrebbe procedere con la regola del numero chiuso. Tradotto si tornerebbe agli ingressi contingentati in base agli spazi effettivamente a disposizione.

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In attesa delle valutazioni e delle decisioni del governo nazionale, alcune Regioni si sono già mosse in autonomia per contrastare il fenomeno dei casi di ritorno disponendo tamponi o quarantena per le persone di ritorno da Spagna, Grecia, Malta e Croazia. Si tratta dei Paesi turistici battuti dagli italiani dove i dati sui nuovi casi di coronavirus restano allarmanti.

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ultimo aggiornamento: 12 Agosto 2020 15:15

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